Riccardo Cocciante canta "Margherita" (concierto en el GranTeatro, 2002).
Algunas veces, hablando del poema "Venecia después de una tormenta de verano", me han preguntado acerca de Margarita, el personaje-metáfora protagonista del texto. Siempre me había parecido evidente (no sólo para mí, sino evidente de forma objetiva, o sea para todos) que la procedencia de mis referencias eran las que figuran en las contextualizaciones hechas para ese poema en La arquitectura de tus huesos:
(La dama de las camelias, Fausto, Mann)
pero, qué va...
es muy posible que
la referencia más exacta sea esta canción de Riccardo Cocciante, ¡me pone los pelos de pollo!
3 comentarios:
"Io non posso stare fermo
con le mani nelle mani,
tante cose devo fare
prima che venga domani...
E se lei già sta dormendo
io non posso riposare,
farò in modo che al risveglio
non mi possa più scordare.
Perché questa lunga notte
non sia nera più del nero,
fatti grande, dolce Luna,
e riempi il cielo intero...
E perché quel suo sorriso
possa ritornare ancora,
splendi Sole domattina
come non hai fatto ancora...
E per poi farle cantare
le canzoni che ha imparato,
io le costruirò un silenzio
che nessuno ha mai sentito...
Sveglierò tutti gli amanti
parlerò per ore ed ore,
abbracciamoci più forte
perché lei vuole l'amore.
Poi corriamo per le strade
e mettiamoci a ballare,
perché lei vuole la gioia,
perché lei odia il rancore,
poi con secchi di vernice
coloriamo tutti i muri,
case, vicoli e palazzi,
perché lei ama i colori,
raccogliamo tutti i fiori,
che può darci Primavera,
costruiamole una culla,
per amarci quando è sera.
Poi saliamo su nel cielo
e prendiamole una stella,
perché Margherita è buona,
perché Margherita è bella,
perché Margherita è dolce,
perché Margherita è vera,
perché Margherita ama,
e lo fa una notte intera.
Perché Margherita è un sogno,
perché Margherita è sale,
perché Margherita è il vento,
e non sa che può far male,
perché Margherita è tutto,
ed è lei la mia pazzia.
Margherita, Margherita,
Margherita adesso è mia,
Margherita è mia..."
Tardaba en descargarse el vídeo y me descargué la letra mientras tanto.
Y me pasé por "La Arquitectura..."
Y recordé también una lejana Plaza de San Marcos bajo la lluvia hace ya más de treinta años.
Hay recuerdos que emocionan.
Lo mismo que las músicas que los evocan y nos hacen estremecer.
Espero que tu estremecimiento sea más evocador que triste.
Besos.
Uf, el tiempo que hacía que no escuchaba esta canción.
Es magnífica, si señora. Y claro, bien pudiera ser esta Margarita amada , hermosa....
¡Y gracias a Ybris por la letra!
La letra es brutal, Ybris, me gusta muchísimo. Muy buen idea adjuntarla, como dice, Mima. Esta canción es la canción absoluta de amor... Bss
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Podría ser, perfectamente, Inma. El subconsciente, colectivo o no, y no tan subconsciente al parecer como creíamos (según dicen los entendidos), siempre suele tener razón.
kss
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